In uscita verso Ovest dal paese, una strada asfaltata ci accompagna alla SP66 e su questa, in salita, raggiungiamo Mosnico. Qui l’elemento di interesse è la finestra trilitica della chiesa di San Rocco. Saliamo ora nel piccolo abitato fino a trovare il lavatoio da dove prendiamo a destra per riattraversare la SP66. La mulattiera nel castagneto ci porta a Mornico. Anche in questa frazione numerosi sono i reperti di portali medievali. Posteriore, ma interessante, l’affresco su un cospicuo edificio che raffigura una Madonna con Santi del 1600 circa. Raggiunta San Bernardo, si prosegue per Sanico. Prima di entrare nel borgo ammiriamo il meraviglioso castagno monumentale che sta sotto a San Giacomo, già esistente nel XIII sec.. A Sanico i portali sono più recenti, del 1700, costruiti in sostituzione dei precedenti grazie alle rimesse dei fabbri emigrati a Venezia. Al termine della visita nelle stradine del borgo, ci dirigiamo verso piazza Vercone e raggiungiamo su carrozzabile il bivio per San Grato e su sterrato la chiesetta, famosa per la statua del XIII secolo di origine aostana, diventata icona del romanico locale. Scendiamo a Vendrogno seguendo l’IT.08 e in arrivo alle prime case dell’abitato apprezziamo la disposizione delle costruzioni di questa parte del borgo che si accostano l’una all’altra per formare una struttura fortificata. Il nucleo era in origine distinto e noto come Bruga. Qui troviamo numerosi portali a tutto sesto costruiti con diversi materiali litici. Di particolare interesse i due affreschi posti all’inizio della mulattiera per Noceno, databili attorno al 1300.