Frazione di Biosio LA FABBRICA
- sentieri -

01 – Sentiero del Viandante Bellano – Varenna

Da Bellano raggiungiamo S. Rocco, dove prendiamo sulla destra e all’incrocio con la SP 62 attraversiamo, dopo breve discesa, sulla seconda serie di strisce pedonali.

Da qui parte la mulattiera che ci porta a Rivalba. Siamo in un paesaggio del lauretum tra prati, uliveti e vigneti contesi dal bosco.

BELLANO

San Rocco – Rivalba – Cestaglia – Gittana – Perledo – Regolo – Campallo – Vezio – Varenna

VARIANTI

Possibile rientro da stazione di Varenna a piedi verso Cava Bassa – Cappella Maglia, poi stesso percorso

Alla valletta di Biosio passiamo da un’area con rocce che formano terreni acidi, ad una con rocce che determinano terreni calcarei.
Dopo la Fabbrica entriamo in un bosco ceduo misto a prevalenza di carpino nero.  Superata un’edicola, un cartello invita ad osservare le formazioni di calcare di Varenna e informa che sotto il ponte passava la funicolare che collegava Riva di Gittana allo Stabilimento Idroterapico di Regoledo.

Il sentiero prosegue e sfiora l’abitato di Cestaglia per portarci ad un bivio che prendiamo sulla sinistra per Gittana.  La Parrocchiale dedicata alla Natività della B. V. Maria risale al 1400. Al suo fianco si trova l’oratorio: uno degli importanti punti di valenza artistica del percorso.

Sentiero del Viandante Varenna

Sentiero del Viandante Varenna

Imbocchiamo la mulattiera in salita nel castagneto e, dopo alcuni tornanti, arriviamo alla cappella Maglia. Ci troviamo di fronte al “Bosco delle Streghe”. Sulla cima ci sono i resti della fortificazione di Sant’Ambrogio del VI secolo.

Proseguiamo per Perledo sull’asfalto di Via alla Cava Alta. E la cava del Marmo Nero di Varenna si palesa dopo alcune centinaia di metri. Superati in discesa due tornanti, saliamo nella stradina sulla sinistra in un boschetto e poi in un uliveto, e usciamo al Tondello.  Da qui alla chiesa di Perledo il percorso si snoda sull’asfalto di Via Tondello e di Via per Esino. Giunti nello slargo di via della Pace seguiamo le indicazioni per San Martino.

La piazza antistante il sagrato offre una vista impagabile sul lago. Si scende di fianco al Municipio dove si prende a destra: poco dopo a sinistra parte un tracciato in mezzo agli ulivi che ci conduce a Regolo dove si trova la chiesetta di S. Giovanni Battista e una bella casa-torre.  Svoltiamo a sinistra per uscire dal paese, entriamo in un uliveto, superiamo il ruscello di Perledo, e, incuneati tra due muri, scendiamo alla Madonna del Campallo.

Alla zona industriale prendiamo sulla sinistra e poi subito a destra dove è presente un cartellone con la segnaletica del sentiero. Una scala porta al fondovalle dove scorre il torrente Esino. Sotto il ponte in pietra c’è un piccolo orrido scavato dalle acque nelle scure formazioni calcaree. Al termine della salita entriamo nella medievale Vezio, attraversiamo una piazzetta e giungiamo a Sant’Antonio. Se il tempo a nostra disposizione lo consente, una visita al Castello è d’obbligo.

Sentiero del Viandante Varenna

All’uscita si prosegue verso Sud e si lascia sulla sinistra un campo da tennis e, tra le rocce calcaree, quasi ci si tuffa, con molta attenzione perché si scivola, verso il lago.

Fuori dal ceduo possiamo ammirare il promontorio di Bellagio. Procediamo in un uliveto al termine del quale troviamo l’ex albergo Eremo Gaudio.  Il Sentiero del Viandante continua a sinistra.

Noi, invece, scendiamo su una stradina asfaltata fino al lungolago e visitiamo Varenna. Molti sono i luoghi significativi, per cui seguiamo gli interessi che ci sono più consoni. Al viandante la scelta della modalità di rientro a Bellano: via battello o treno.

Galleria fotografica

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