Il Bello dell’Orrido – Maurizio Bono
RIPARTE “IL BELLO DELL’ORRIDO”
Spavento, stupore, meraviglia
Incontri d’autore vista lago a Bellano a cura di Armando Besio
Sabato 25 settembre ore 18:00 Cinema di Bellano – Incontro “Il Bello dell’Orrido” con Maurizio Bono.
Maurizio Bono dialoga con Armando Besio nell’incontro “IN CAMMINO. Dalle Grigne a Portofino, dai Sacri Monti alle Alpi: itinerari tra emozioni e storie”.
Ingresso libero, con Green Pass e mascherina
Il BELLO DELL’ORRIDO prosegue sabato 25 settembre nel format in presenza, con l’incontro – sempre condotto da Armando Besio – con Maurizio Bono: da sempre appassionato di camminate, di Genova (1957) è giornalista professionista dal 1982 ed è stato nella redazione culturale di Repubblica. “In cammino” (Vallardi) è il suo primo libro, in cui mescola la sua grande passione con il racconto di una serie di itinerari adatti a tutte le gambe e ci guida nella riscoperta della meraviglia del gesto del camminare. L’incontro è intitolato “In cammino: dalle Grigne a Portofino, dai Sacri Monti alle Alpi. Itinerari tra emozioni e storie” eprende le mosse proprio dalla narrazione di questi luoghi lontani (la Corsica, il deserto di Wadi Rum, La Réunion) a quelli più vicini, e dietro casa (le Grigne), passando perfino per la camminata in città (Milano), dove i passi sfidano geometrie urbane e scoprono ciò che da un finestrino non si vede. Una serata che mette in evidenza non solo gli itinerari proposti nel libro, e che sottolinea anche una nuova tendenza, nata dopo il periodo di chiusura: molti italiani si sono messi in marcia, per ricominciare a vivere e a uscire. Perché camminare è il motore dell’umore, del benessere, della felicità. Perché, come scrive Bono “Cosa resta del fascino del camminare se non il gesto in sé? Rimane la metafora del restare in equilibrio, che è tutto quello che cerchiamo nella vita. Spostare il peso da un passo all’altro evitando di inciampare, cercando di andare avanti (…). È una cosa naturalissima, che non richiede quasi nulla, ma insegna a girare intorno alle difficoltà. Come adesso, che ci inventiamo percorsi limitati approfittando di quello che abbiamo di fronte”.