Nel 1949, partecipa alla stessa Biennale con due opere, Visitazione e Cena in Emmaus dove riceve calorosi apprezzamenti da Carlo Carrà.
Rinuncia alla borsa di studio all’accademia di Brera poiché la famiglia non riesce a mantenerlo a Milano. A questo punto, per Giancarlo Vitali, si apre una lunga parentesi di silenzio per quanto riguarda la sua produzione artistica.