Si occupò anche, in prima persona, della costruzione della nuova sede per l’Istituto nel 1892, nel 1905 fondò l’Asilo Infantile per ciechi e nel 1915 aprì il Laboratorio Zirotti, insieme a Pietro Stoppani, per l’addestramento professionale per i soldati ciechi di ritorno dalla guerra.
Parallelamente agli impegni rivolti al benessere e alla formazione dei non vedenti, il Vitali non accantonò i suoi interessi politici e le sue idee liberali; ne è testimone l’articolo da lui scritto per la “Rassegna Nazionale” nel 1894.
Sul finire dei suoi anni, terminati gli impegni a Milano, decise di ritirarsi nelle terre dell’Alto Lario dove ebbe grande influenza nella vita sociale e culturale locale, senza smettere di prodigarsi per i meno fortunati: sensibilizzò infatti personalità locali di spicco che erogarono importanti donazioni con il solo scopo di migliorare le condizioni di vita dei meno fortunati. A Bellano, suo paese natio che mai dimenticò, si occupò in prima persona della fondazione dell’Asilo e dell’Istituzione nel nosocomio locale. Sempre a Bellano Vitali si occupò della costruzione dell’oratorio maschile, della realizzazione della biblioteca parrocchiale, del mutuo soccorso e delle scuole professionali; donò inoltre i terreni necessari per l’ampliamento del cimitero comunale, con la realizzazione del nuovo ingresso in cui oggi fa bella mostra di sé una statua in bronzo che lo ritrae, opera dello scultore Branca.
Monsignor Luigi Vitali morì a Colico il 6 novembre 1919.